30 gennaio 2012

Recensione: "La fidanzata inopportuna"...e il villaggio fantasma di Tyneham

La fidanzata inopportuna
di Natasha Solomons

Il libro
È la primavera del 1938 quando Elise Landau arriva a Tyneford House, sulla costa del Dorset. È in fuga dall'Austria, e dal nazismo ormai al potere. Tra le stanze in penombra dell'antica dimora inglese, dove prende servizio come cameriera, solo un filo di perle della madre, indossato sotto la divisa, le ricorda la vita scintillante di Vienna, e l'ambiente vivace e mondano della ricca borghesia ebraica cui appartiene. Aggrappata al ricordo, e a un'immagine di se stessa che non c'è più, Elise vaga come uno spettro in una casa dove non ha un posto: a disagio con il resto della servitù, subalterna al padrone l'affascinante vedovo Christopher Rivers, la giovane donna impara presto a dimenticare il passato, o a nasconderlo. Finché un giorno a Tyneford House giunge Kit, il figlio di Mr Rivers. Tra lui ed Elise sboccia un amore limpido e intenso, e la vita sembra tornare piena di gioia. Ma la guerra sta per raggiungere l'Inghilterra, pronta a spazzare via le certezze di tutti, incurante dei destini dei singoli. Kit viene chiamato al fronte e i due giovani amanti sono costretti a separarsi, senza sapere cosa ne sarà del loro futuro. Perché il mondo come lo conoscevano è sul punto di cambiare irrimediabilmente: ed Elise sarà costretta, per sopravvivere, a cambiare anche lei. A diventare un'altra. Imparando che, nel corso di una vita, si può essere più di una persona. E, forse, si può amare più di una volta.


Cosa ne penso
Un'elegia toccante e romantica così l'ha definito il Times ed è proprio questo.
Un romanzo delicato, romantico e intenso che racconta non solo la vita di Elise, ma anche la fine di un'epoca, di un intero mondo.
La protagonista è una giovane ragazza di Vienna figlia di ebrei e appartenente a una famiglia borghese ben inserita nella vita mondana dell'epoca. Alla vigilia dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale, con l'emanazione delle leggi razziali, Elise come molte altre ragazze, viene mandata in Inghilterra per cercare di scampare agli sconvolgimenti che stanno squotendo l'Europa, in attesa di poter tornare a casa.
Qui però Elise non è la ragazza ricca di buona famiglia, qui Elise non è nessuno e viene assunta a Tyneford Huose, una delle proprietà più importanti d'Inghilterra, come domestica. Nell'enorme casa la ragazza deve ricominciare da capo, imparando a cavarsela da sola; nell'isola il tempo sembra essersi fermato all'Ottocento e sopravvive ancora una sorta di mondo nobiliare con regole di comportamento rigide, alle quali Elise dovrà abituarsi. Tyneford tuttavia ha qualcosa di diverso, Elise lo percepisce subito e questo diventerà preso il suo mondo, ben accolta dal padrone di casa Christofer Rivers, finirà per innamorarsi corrisposta del figlio, il giovane e anticoformista Kit.
Allo scoppio della guerra anche la realtà inglese non può essere risparmiata... diventa chiaro che la vita di tutti sta per essere sconvolta. I giovani iniziamo a partire per il fronte e anche Elise e Kit, ormai promessi sposi, devono separarsi.
Si sa, la guerra cambia tutto. Kit non ritornerà. Tyneford verrà requisita dalle forze armate... Elise perde tutto ancora una volta e dovrà diventare un'altra persona per sopravvivere. 
Una bella storia d'amore, ma anche una storia sulla fine di un'epoca, l'epoca del bel mondo di Vienna e quella dell'Inghilterra vecchio-stile... ma soprattutto un'intensa storia sui nuovi inizi. 
Da leggere!


La storia..vera
In una nota a fine libro l'autrice ci svela che il villaggio di Tyneford è ispirato all'esistente villaggio fantasma di Tyneham, nel Dorset, presso Warbarrow bay.





Il villaggio, insieme a  7.500 acri (30 km2) di brughiera che lo circonda,  furono requisiti poco prima del Natale 1943 da l'allora Ministero della Guerra per essere utilizzato come poligono di tiro per l'addestramento delle truppe. 252 persone furono sfollate, l'ultima lasciò un avviso sulla porta della chiesa:
Vi preghiamo di mostrare riguardo verso la Chiesa e le case, abbiamo lasciato le case, dove molti di noi hanno vissuto per generazioni per dare il nostro contributo alla vittoria della guerra per la libertà. Torneremo un giorno e vi ringrazieremo per aver trattato bene il villaggio.



Così non avvenne, le case non furono trattate con rispetto... Questa misura avrebbe dovuto essere temporanea (giusto per la durata della seconda guerra mondiale), ma nel 1948 l'esercito emise un ordine di requisizione permanente della terra e il villaggio continuò a essere utilizzato per l'addestramento militare.
Anche se disseminata di rottami utilizzati come bersagli  e soggetta a bombardamenti regolari, la zona, non interessata dall'agricoltura e dallo sviluppo, è diventata un rifugio per la fauna selvatica. Nel 1975, dopo molte lamentele da parte dei turisti e dei locali, il Ministero della Difesa ha aperto sentieri e messo a disposizione il villaggio per i visitatori. 
Molti degli edifici del borgo sono caduti in rovina o sono stati danneggiati dai bombardamenti e nel 1967 l'allora Ministero dei Lavori decise di abbattere la grande casa elisabettiana, dimora della famiglia Bond, non che una delle costruzioni più belle d'Inghilterra, una magnifica costruzione di pietra di Purbeck dorata; la chiesa invece rimane intatta con la sua vetrata di Martin Travers. La chiesa e la scuola da allora sono stati conservati come musei.
Nel 1980 il villaggio è stato utilizzato per le riprese di Comrades, che racconta la storia dei martiri Tolpuddle. 
Tyneham, nonostante la tristezza della sua storia, è un luogo unico; un villaggio nel quale il tempo sembra essersi letteralmente fermato.




2 commenti:

Michela Piccarozzi ha detto...

Un premio per te Estel

Anonimo ha detto...

Ciao ho appena letto anch'io La fidanzata inopportuna e mi è piaciuto molto, dovendone parlare nel mio blog e cercando la scheda libro mi sono imbattuta nella tua pagina così ti ho segnalata se qualcuno volesse saperne di più, tu hai scritto tutto del libro ed anche il particolare del villaggio realmente esistito.
Se ci fossero dei problemi scrivimi pure

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