17 agosto 2011

Letture estive. Parte 1

Durante quest'estate ho avuto molto tempo per leggere...
 come credo molti di voi.
Ecco cosa ne penso delle mie ultime letture. 
Voi cosa avete letto ultimamente o cosa state leggendo??





Dai diamanti non nasce niente. Storia di vita e di giardini.
di Serena Dandini

Il libro
Cos'hanno in comune la regina Maria Antonietta, Vandana Shiva, Peter Sellers, Fabrizio De André, Virginia Woolf e George Harrison? La risposta è nel libro che avete tra le mani: il racconto di una passione che si intreccia, inestricabile come un gelsomino rampicante, con amori letterari, pittorici e cinematografici, ricordi di viaggi, aneddoti di vita giardiniera e riflessioni sulle sfide e le frontiere della felicità sostenibile. Serena Dandini ci conduce in una passeggiata sentimentale alla ricerca della bellezza che potrà salvarci, con un libro dedicato "a chi voleva cambiare il mondo e invece dopo un po' si è accorto che è stato il mondo a cambiargli i connotati". Viaggiando tra parchi incantati e vivai sconosciuti, imbarcandoci sulle navi di cacciatori di piante d'altri tempi, sbirciando gli amori romantici per un raffinato musicista o per un carico di concime, scopriamo insieme con lei che non è mai troppo tardi per mettere dei fiori nei nostri cannoni e bombardare almeno il perimetro del balconcino di casa. Perché, come recita un antico proverbio cinese, chi pianta un giardino semina la felicità.

Cosa ne penso
Un libro davvero originale. Tanto per chiarire - visto che qualche lettore è rimasto deluso - NON è UN MANUALE DI GIARDINAGGIO!! Capitolo dopo capitolo la Dandini ci accompagna con la consueta ironia alla scoperta del bello, in qualunque sua forma.
Il filo conduttore sono i fiori e la passione dell'autrice per il giardinaggio, ma questo è solo il punto di partenza per raccontarci aneddoti, storie di personaggi più o meno conosciuti e per farci scoprire luoghi incantevoli. Originale anche il formato-manuale e le illustrazioni che arricchiscono ogni capitolo.
Un libro per chi è alla ricerca della bellezza....perchè come dice Platone "la bellezza è lo splendore del vero".
"E' una lettura dedicata a chi voleva cambiare il mondo e invece si è accorto che è stato il mondo a cambiargli i connotati."

Shopping con Jane Austen
di Laurie Viera Rigle

Il libro
Courtney Stone vive a Los Angeles, ha un fidanzato con cui sta finalmente per convolare a nozze ed è un'incallita lettrice di Jane Austen. Quando sorprende il suo promesso sposo con un'altra, l'unica cura al suo dolore sono la vodka ghiacciata e una copia di "Orgoglio e pregiudizio", che inizia a rileggere prima di sprofondare in un sonno consolatore. Al risveglio è a dir poco disorientata: non si trova più nel suo appartamento del Ventunesimo secolo, e neppure nel suo corpo, ma nella sontuosa stanza di una magione inglese e nei panni di una signorina dell'era della Reggenza. A dispetto di ogni spiegazione logica, Courtney non solo è intrappolata nella vita di un'altra donna, ma è costretta a fingere di essere davvero lei, e a fare i conti con una realtà ben diversa da quella cui è abituata. Neppure il folle amore per Jane Austen l'ha preparata ai vasi da notte e alle luride locande dell'Inghilterra del Diciannovesimo secolo, per non parlare della realtà di essere una single alle prese con accompagnatori soffocanti, seduttori sprovvisti di preservativo e commenti malevoli sulla sua condizione di zitella. Ma Courtney scopre però che la nuova identità ha anche dei vantaggi e incomincia ad apprezzare le "passeggiate nel boschetto" e le sale da tè, le feste da ballo e i pomeriggi di "shopping" dal sarto. Quando poi entra in scena l'enigmatico Mr. Edgeworth, tanto simile al Mr. Darcy della sua eroina Elizabeth, le cose si fanno proprio interessanti...

Cosa ne penso
Come vi comportereste se vi svegliaste improvvisamente nel XIX secolo? A Coutney, trentenne in crisi sentimentale e pazza per i romanzi di Jane Austen, succede. Romanzo senza pretese, ma molto piacevole e divertente, niente a che fare con Jane Austen, ma credo non ci sia bisogno di sottolinearlo.
Seguiamo la protagonista alle prese con un mondo nuovo e a lei sconosciuto (si perchè i romanzi che tanto adora l'aiuteranno, ma nei rapporti umani ci vorrà molto impegno!), fatto di convenzioni e di abitudini completamente diversi dai nostri, al quale cercherà non senza fatica di adattarsi... e persino lavarsi i denti non sarà impresa da poco!!
Consigliato non tanto e non solo alle fans della "Zia", ma soprattutto a chi ama i "viaggi del tempo".

"Gli uomini vanno e vengono, ma Jane Austen c'è sempre."
 

In viaggio con Jane Austen 
di Laurie Viera Rigle

Il libro
Sto forse sognando? si chiede confusa Jane Mansfield, una fanciulla inglese di inizio Ottocento, risvegliandosi all'improvviso in un ambiente a lei del tutto estraneo. L'ultima cosa che ricorda è di essere caduta da cavallo. Sì, Jane aveva appena saputo del tradimento del suo fidanzato, quando era montata in sella ed era corsa via disperata, cadendo poi rovinosamente. Ma che cos'era successo dopo? Perché ora si è svegliata in una stanza che non ha mai visto prima, mentre due sconosciute dai capelli dipinti e dagli abiti troppo succinti le danno irrispettosamente del tu, millantando di essere sue amiche? E chi è lo strano individuo di nome Wes, che somiglia in modo incredibile al suo fidanzato fedifrago e che continua a chiamarla Courtney? Ben presto, e dopo una serie di terribili figuracce, il mistero è svelato: Jane non sta affatto sognando, ma si trova intrappolata nei panni di Courtney, alle prese con una vita caotica, nella ancor più caotica Los Angeles del Ventunesimo secolo. Un universo strabiliante in cui le signore pranzano in locande pubbliche senza accompagnatori e i protagonisti del suo romanzo preferito, "Orgoglio e pregiudizio", si agitano senza sosta dentro una scatola luminosa. Dopo "Shopping con Jane Austen", ecco la storia di una dolce fanciulla della Reggenza, in fuga da convenzioni sociali e problemi di cuore, costretta a mettere ordine nell'esistenza di una donna di oggi, con cui sembra avere in comune solo la passione per Jane Austen. O forse no...

Cosa ne penso
Sequel di Shopping con Jane Austen (tra l'altro veramente pessimi i titoli in italiano), questa volta racconta le avventure-disavventure di Jane Mansfield, ragazza dell'ottocento la cui vita è stata "scambiata" con quella di Courtney.
Come succedeva nell'altro libro, questa volta la protagonista dovrà adattarsi ai ritmi della vita contemporanea e soprattutto a una condizione femminile ben diversa. Probabilmente sono proprio gli spunti di riflessione riguardo all'emancipazione femminile e a tutte le conquiste che le nostre antenate hanno faticosamente ottenuto - e che spesso diamo fin troppo per scontate - la parte più interessante del romanzo. Lettura comunque piacevole, ma forse un pò troppo simile al primo libro e un pò più scontata....o forse, conoscendo la nostra realtà, ho semplicemente trovato molto più appassionante immaginare una ragazza moderna scaraventata nell'ottocento che non il contrario.
"L'unica differenza tra il mondo di oggi e il tuo è che adesso le persone hanno più scelte di quante ne avessero allora."
CURIOSITA'

La mia passione per l'arte ormai non è un mistero per nessuno: sono stata colpita dalla copertina del secondo libro di cui vi ho parlato (Shopping con Jane Austen).  Ho scoperto che è stata "tratta" da un quadro di Edward John Poynter*.

Eccolo:


PEA BLOSSOMS, 1890

*Edward John Poynter nasce a Parigi il 20 marzo 1836 in una famiglia di artisti: il suo bisnonno era Thomas Banks lo scultore e suo padre, Ambrogio Poynter era un architetto e pittore ad acquarello.
Da ragazzo inizia a studiare pittura, visita a Roma a sedici anni con Thomas Shotter Boys, un amico di suo padre rimanendo così impressionato dalle opere d'arte, che l'anno dopo ritorna e si ferma qualche mese per ripete l'esperienza e per studiare.
A Roma, Edward Poynter incontra Frederic Leighton, che con il suo stile accademico ebbe una grande influenza artistica su di lui.
Tornato a Londra, studia all'Accademia di Leigh e nello studio di William Dobson (1817-1898).
Poynter nel 1855 entrata alla Royal Academy Schools, ma l'anno dopo si trasferisce a Parigi per lavorare nello studio di Charles Gleyre.
Il giovane pittore rimane a Parigi fino al 1859, godendo dell'ambiente bohemien con George Du Maurier, Thomas Armstrong e Whistler tutti studenti, le cui gesta saranno descritte nel romanzo di Dafne Du Maurier "Il Capello floscio" (1894).
Proprio a Parigi Poynter comincia a ricevere le sue prime commissioni per lavori decorativi che svolge egregiamente, facendosi anche una certa esperienza nella progettazione di vetrate e mobili dipinti.
Dopo il suo ritorno in Inghilterra, nel 1860, il suo amico architetto William Burges lo incarica di decorare il soffitto della Waltham Abbey nell' Essex, ed guando torno a Londra, si occupa nella illustrazione di libri.
Nel 1865 produsse il suo primo vero e proprio successo: "Fedele fino alla morte, una sentinella romana rimane al suo posto a Pompei mentre il Vesuvio travolge la città".
Questo drammatico fu probabilmente il suo capolavoro, anche se nella sua lunga carriera produsse opere molto buone.
Poynter divenne socio della Royal Academy nel 1869, ad un'età insolitamente precoce ed all'Accademia dedicò gran parte del suo instancabile lavoro e la sua coscienziosa capacità amministrativa.

2 commenti:

Silvia O. ha detto...

Mi ha entusiasmata la nota artistica dedicata alla copertina di Shopping con Jane Austen. E sapere che l'autore del dipinto ha un collegamento con Dafne Du Maurier, mi ha colpito molto. Dovrei comprare delle ore di lettura per leggere quel titolo, Il cappello floscio, che a questo punto mi incuriosisce molto!

Sherly Black ha detto...

Grazie, mi hai fatto scoprire un pittore bravissimo... adoro il tuo bog!
sharon

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